Piante che purificano l'aria

Piante che purificano l'aria

 

Che la nostra abitazione si trovi in città o in piena campagna, esistono delle sostanze rilasciate da complementi di arredo o prodotti presenti nella nostra quotidianità che minacciano la qualità dell'aria che respiriamo.

I COV sono composti organici volatili che aleggiano nelle nostre case indisturbati ed invisibili: emessi da vernici e pitture, dai prodotti per la pulizia che utilizziamo normalmente, dai materiali di costruzione, dai mobili, dalle colle e dagli adesivi, queste sostanze possono essere dannose per la salute e provocare irritazioni alle mucose, allergie, malattie a carico dell’apparato respiratorio e, a lungo andare, persino forme cancerose.



Ma quali sono le sostanze nocive e dove si trovano?

Mai come nell'ultimo periodo siamo obbligati a trascorrere la maggior parte del nostro tempo in ambienti confinati come la casa. Quello che spesso non si sa è che negli ambienti chiusi sono presenti una miriade di sorgenti inquinanti dell’aria che possono costituire un rischio per la nostra salute. 

 

Si parla infatti di “ inquinamento indoor, termine utilizzato dalla comunità scientifica per trattare l'argomento degli edifici tossici.
Il ministero dell’Ambiente Italiano ne dava già una definizione nel 1991 parlando di “presenza nell'aria degli ambienti confinati di contaminanti fisici, chimici e biologici non presenti naturalmente nell'aria esterna di sistemi ecologici di elevata qualità”. 

E classificando nelle abitazioni le fonti di inquinamento più comuni quali: 

  • il fumo di tabacco;
  • i processi di combustione per la cottura di cibi o il riscaldamento;
  • prodotti per la pulizia e la manutenzione della casa;
  • antiparassitari;
  • uso di colle, adesivi, solventi e prodotti per l'hobbistica.

Da non sottovalutare infine le emissioni di onde elettromagnetiche emesse da strumenti di lavoro quali telefoni, fotocopiatrici, stampanti ecc. 



Cosa possiamo fare per proteggerci da questa "minaccia fantasma"? 

Avere piante in casa! Le piante infatti sono di grande aiuto quando si tratta di purificare l’aria. Molti studi scientifici hanno dimostrato che le piante sono in grado di assorbire attraverso le foglie e le radici non solo l’anidride carbonica ma anche alcuni composti organici volatili nocivi, trasformandoli in sostanze nutritive oppure scomponendoli e liberando particelle volatili innocue per la salute.

Tra i primi ad interessarsi alla questione furono i ricercatori della NASA che, dopo diversi esperimenti per testare la capacità delle piante di pulire l’aria nelle navette spaziali in orbita, stesero la lista di quelli più efficaci nell’assorbire l’inquinamento domestico.

 

Qui, nel nostro laboratorio Ortisgreen, le abbiamo messe tutte alla prova sul verticale creando delle composizioni apposite con le piante più efficaci per i nostri ambienti.

 

detox aria hoh! hub composizioni

 

 

 

Vi segnaliamo inoltre le piante purificatrici che meglio si adattano alle nostre HOH!.

 

Dracaena Janet Craig Compatta

Le dracaena sono in grado di filtrare inquinanti come la formaldeide, benzene, ammoniaca, e l’anidride carbonica dall’aria della casa. In particolare, la varietà “Janet Craig” ha ottenuto punteggi alti nei test sulla rimozione della formaldeide.

dracena compacta



Felce di Boston (Nephrolepis exalta)

Questa è la pianta che più di qualunque altra riesce a rimuovere la formaldeide dall’aria degli ambienti chiusi. Assorbe bene anche lo xilene e ha innegabili qualità ornamentali grazie al portamento compatto ma selvaggio. Per crescere al meglio le serve un buon tasso di umidità e sopravvive anche in ambienti poco luminosi: perfetta quindi per il bagno o le camere esposte a nord, ma anche nei salotti ricchi di mobilio, quindi di formaldeide.

felce



Falangio Variegato - Clorofito (Chlorophytum comosum “vittatum”)

Pianta sempreverde con foglie appuntite e ricadenti bianco-variegate, assorbe un gran numero di inquinanti (per esempio 7 microgrammi/ora di formaldeide). Ma capta bene anche toluene, benzene e lo xilene. È molto robusta e viene spesso utilizzata nelle camere da letto. Proprio perché nelle nostre camerette troviamo un arredamento realizzato con materiali ricchi di questa sostanza.

clorofito



Anturio (Anthurium andreanum)

Bella pianta dal fogliame lucido e dagli scenografici fiori cerati rossi (spate). È molto utile nel rimuovere dall’aria le irritanti esalazioni di ammoniaca (seconda nella classificazione NASA) e funziona anche contro xilene e toluene. Esige luminosità intensa ma indiretta, non ama le correnti d’aria e gli ambienti troppo secchi: richiede annaffiature abbondanti e regolari. È raccomandata per spazi come la cucina o il bagno, dove l’utilizzo di prodotti a base di ammoniaca è più presente; inoltre in queste stanze è presente l’igrometria più alta, dunque una quantità di vapore acqueo nell’aria maggiore, che contribuisce al corretto sviluppo della pianta.

anturio



Spatifillo (Spathyphyllum wallisii)

Pianta che si adatta bene ad ambienti anche poco illuminati ed alle temperature miti, va bagnata anche una volta a settimana e produce bei fiori bianchi. È in grado di assorbire l’acetone rilasciato dagli apparecchi elettronici, dagli smalti, dagli adesivi e da alcuni detergenti ma ha anche la capacità di eliminare benzene.

Non ha un’indicazione di collocamento particolare all’interno della casa ma predilige sicuramente il calore. Se posizionato davanti a una fonte di luce, priva di sole diretto, vi premierà con un’infiorescenza garantita.

spatifillo



Edera Variegata (Hedera helix variegata)

Classica rampicante sempreverde e molto rustica, cresce bene anche in vasi appesi e ciotole e in stanze poco illuminate. Le sue foglie assorbono la formaldeide, presente in vernici, resine, legno pressato, carta da parati e cosmetici, e combattono anche la muffa, aiutando a prevenire problemi di allergie e asma. Il suo habitat ideale all’interno degli spazi domestici è la cucina, il bagno o la camera da letto appena ridipinta, dove la formaldeide rischia di essere presente in grandi quantità.

edera



Chamaedorea o palma della fortuna

Una palma dei sottoboschi di facile cura che tollera la scarsa luminosità, predilige gli ambienti umidi e mantiene generalmente delle dimensioni che non superano il metro di altezza. Nelle strutture verticali impiega un po’ più tempo a verticalizzare in quanto il suo fusto è legnoso, ma una volta raggiunta la “piega” giusta il risultato estetico è più che soddisfacente. Questa pianta ha la capacità di assorbire formaldeide, xilene e ammoniaca.

Ideale negli spazi freschi di lavori di pittura, che spesso sprigionano xilene, in bagno o in cucina.

palmetta della fortuna



Pothos

Il pothos è forse la pianta più comune per i pollici neri, facilissima da coltivare la si trova in varie forme: dal pensile al tutore su un supporto di sfagno. Ha bisogno di un ambiente a mezz’ombra ma sta bene anche in prossimità di una finestra. La sua natura cascante crea sulle pareti verticali un senso di dinamicità affascinante.
La sua principale capacità detox è quella di assorbire il toluene, il benzene e l’esano, ma anche la formaldeide. Tollera i periodi di siccità, non troppo prolungati, che permettono alle radici di aerarsi, lasciando passare più facilmente l'aria e quindi garantendo un contatto con i microrganismi del suolo: fondamentali per l’eliminazione delle sostanze inquinanti.

Vive bene e svolge la sua funzione depurativa  in qualsiasi camera, meno raccomandata per la cameretta dei bambini perché la linfa può essere irritante per la pelle.

potos

 

Singonio (Syngonium podophyllum)

È un rampicante dal fogliame a forma di cuore o di freccia e dal colore che va dal verde al rosa. Ama la luce ma non il sole diretto, meglio quindi se lontano dalle finestre troppo esposte. È parecchio robusto e non presenta nessuna difficoltà di coltivazione. La sua capacità purificatrice si trova soprattutto nell’azione contro lo xilene. Dovrebbe essere una costante negli atelier di arti figurative ricchi di solventi contenenti xilene, ma anche le scuole o le biblioteche dove spesso vengono usati pennarelli ed evidenziatori.

syngonium



Come abbiamo precedentemente descritto le piante in casa o in ufficio rappresentano delle importanti alleate in materia di inquinamento indoor. Semplici, naturali, facili da reperire ed efficaci. A ciò si aggiunge la loro capacità di rendere l’aspetto degli ambienti più eleganti, accoglienti e rilassanti. 

Un tocco in più di originalità ed eleganza se appese con i nostri quadri vegetali!

 

living frame design

 

 

Vi sono poi dei piccoli gesti quotidiani che ci possono aiutare a migliorare la qualità dell’aria che vale la pena ricordare: 

 

  • areare spesso gli ambienti, per almeno dieci minuti;
  • usare con moderazione i prodotti per la pulizia della casa. Privilegiare l’impiego di acqua e prodotti naturali o non particolarmente aggressivi;
  • utilizzare l’aspirapolvere. Cercare di limitare l’utilizzo della scopa la quale innalza e ne disperde le particelle.

 

Ecco per concludere una tabella con le piante depuratrici più usate nel verticale e le loro capacità depuratrici:

 

tabella piante depuratrici1

tabella piante depuratrici2

(Fonte: Piante che purificano l’aria di Ariane Boixière-Asseray)