Le tue piante sono pet friendly?

Le tue piante sono pet friendly?

Le piante rendono le nostre case un ambiente più accogliente e salutare, ma è necessario prestare attenzione se in casa si hanno animali domestici.

cane con piante

Cani e gatti sono animali molto curiosi e amano mordicchiare, per questo motivo è necessario capire quali siano le piante non tossiche adatte ai nostri amici a quattro zampe.


Si contano circa una cinquantina di piante che possono causare conseguenze anche gravi per i nostri animali. Secondo il CAV di Milano le intossicazioni da piante rappresentano il 7% dei casi e le specie più spesso implicate sono: la cycas, l’oleandro, l’ortensia, la stella di natale, il narciso, il giglio, il ricino, l’edera e la phytolacca.


Spesso i nostri animali assaggiano le piante d’appartamento con lo scopo di integrare la dieta grazie alle fibre contenute nei vegetali o semplicemente per noia. 

 

 

Come possiamo rendere la convivenza tra animali e piante più sicura?

 

Se siamo amanti della natura e non vogliamo privarci di una sana convivenza tra animali e piante, dobbiamo conoscere bene le piante che teniamo in casa. Conoscere quindi il nome botanico delle nostre piante e la loro eventuale tossicità renderà più facile intervenire in caso di contatto o ingestione accidentale.


Consigliamo quindi prima di tutto di consultare la lista stilata dall’ASPCA e di individuare se in casa possediamo delle piante potenzialmente pericolose.

gatto e piante

Un altro suggerimento utile per tenere lontano dai pericoli almeno i nostri animali meno agili sarebbe quello di posizionare le piante in punti difficilmente raggiungibili. Evitare i classici vasi a terra utilizzando i nostri quadri vegetali risulterebbe quindi essere una valida alternativa per togliere via ogni scrupolo.

Per gli animali più vivaci e i padroncini più scrupolosi, abbiamo inoltre realizzato una composizione interamente pet friendly con piante che sorridono ai nostri cani e gatti e alle nostre case. 

 

quadro vegetale pet friendly

 

Le piante da verticale da tenere d’occhio.


Con l’ausilio di un opuscolo pubblicato dalla Dr.ssa Francesca Assisi per il Centro Antiveleni di Milano, vogliamo citare alcune delle piante potenzialmente tossiche per gli animali più usate nelle nostre composizioni, i loro possibili sintomi e trattamenti.


L’anthurium, lo spathiphyllum, la monstera, il ficus, il filodendro, lo scadens e l’edera helix appartenendo alla famiglia delle aracee, contengono ossalati di calcio insolubili, e ,quando ingeriti, causano sintomi a carico della mucosa orale. Creano una sensazione di bruciore in bocca, con infiammazione e possibile gonfiore locale, difficoltà alla deglutizione e nei casi più severi anche alla respirazione. In caso di ingestione possono provocare anche sintomi gastrointestinali.


In caso di ingestione o contatto con la mucosa orale, bisognerà somministrare un protettore della mucosa. In caso di edema, invece, il veterinario somministrerà del cortisone.

 

porcellino d'india e quadro vegetale con pianta spatifillo

 

Nell’asparagus, nella dracena, l’agente tossico è la saponina, un composto chimico presente nelle bacche che se ingerito può causare vomito, diarrea o dolore addominale, sbavare eccessivamente che alla lunga può portare alla disidratazione. Un altro sintomo può essere quello delle dermatiti se avviene un contatto con la pelle.


Attenzione anche ad alcune varietà di Tradescantia, dove la presenza di peritromalina sedente può causare vomito, diarrea e inappetenza per alcuni giorni.

 

gatto spunta dietro quadro vegetale con syngonium

Aggiungiamo infine a questo breve elenco anche la Stella di Natale, immancabile durante le festività natalizie nelle nostre case e nelle nostre composizioni. Il suo nome scientifico è Euphorbia pulcherrima, conosciuta anche come poinsettia, e contiene nelle foglie e nei fusti un lattice bianco costituito da triterpene e ossalati di calcio. 

Tutta la pianta è tossica e provoca irritazione del cavo orale, gonfiore della lingua, aumento della salivazione e possibile difficoltà alla respirazione dovuto al gonfiore in gola. Se ingerita provoca vomito e diarrea.

In modiche quantità è sufficiente somministrare un protettore della mucosa.

 

Oltre al posizionamento e alla conoscenza delle piante, l’ultimo consiglio, nonché buona consuetudine, è quello di contattare un veterinario se si dovessero presentare alcuni dei sintomi elencati o avere dubbi sullo stato di salute dei propri animali domestici.

 

galline scrutano un quadro vegetale hoh su un prato con piante da interno